martedì 30 settembre 2008

Guida su come riconoscere e difendersi dalle Toghe Rosse


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 Altro che crisi finanziaria mondiale. Altro che mutui. Altro che carovita. Altro che rialzo del petrolio.
Il vero pericolo, la vera paura, lo sanno tutti, sono le toghe rosse.
ManuBlog, capendo il pericolo, ha deciso di scrivere una guida per riconoscere e difendersi dalla metastasi della democrazia.


Come riconoscerli.
Riconoscerli non è difficile. In genere la Toga Rossa, urla e strombazza concetti arcaici come giustizia, libertà e uguaglianza, concetti legati a un passato oscuro e tumultuoso.
La maggior parte di loro sono dei veri e propri sadici, che trovano divertimento nell'infliggere pene esagerate come l'impiccagione, il rogo o la carta vetrata al posto della carta igienica.
La loro ferocia è inarrivabile: li si vede spesso sbavare e ringhiare, aspettando il prossimo malcapitato che capiterà tra le loro grinfie. Le toghe rosse sono esseri mostruosi, capaci di conoscere perfettamente la Costituzione o, addirittura, recitare i diritti dell'uomo a memoria; sulla loro origine si sta occupando la Nasa, in quanto è probabile la loro provenienza da un pianeta alieno. Le loro roccaforti sono l'ANM e il CSM.

Come difendersi.
Se è facile riconoscerli, ben più difficile è difendersi. Le toghe rosse, infatti, agiscono come un vero e proprio virus: si diffondono con una velocità strabiliante e non c'è antidoto che li possa fermare.
Il contagio avviene attraverso la Costituzione (testo apocrifo della Giustizia): è sufficiente infatti leggerla una sola volta per rimanere contagiati per sempre.
La maniera migliore per evitare il contagio rimane la presa di distanza dalla Costituzione: più si è lontani dal questo testo maligno e più le possibilità di contagio si riducono.
Nei casi di emergenza è consigliabile la promulgazione di leggi ad-personam, lodi vari, prescrizioni e depenalizzazioni.

Negli ultimi anni, però, un coraggiosi individuo, di nome Silvio B., ha deciso di battersi contro il loro stra-potere, e denunciarli uno a uno. A causa di ciò, è in atto una meschina trappola politica, che cerca di destabilizzare il sistema democratico. Ma noi sappiamo riconoscere gli eroi...grazie Silvio, grazie infinite.

Segnalazioni: ManuBlog ha pubblicato in esclusiva la Nuova Costituzione Italiana, che soppianterà definitivamente la vecchia, arretrata e consumata Costituzione della Repubblica Italiana.

Lesa maestà


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Non so chi sia il capellone.
Ma spero per lui che abbia una scusa valida.

Non si fa così a sua Maestà LeBron James, eccheccacchio...

lunedì 29 settembre 2008

I dieci perché dello scossone sui mercati finanziari


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Riporto un'esaustivo e interessante articolo del Sole24Ore, che spiega le cause, gli effetti e le possibili conseguenze della crisi finanziaria in corso. Una specie di "Guide for dummies" sullo stato dell'economia mondiale.

La peste infuria, il pan ci manca. No, in verità le cose non stanno così male. Ma, a seguire le cronache di questa tormentata crisi, sembra talvolta di assistere in presa diretta all'Armageddon della finanza. Ed è difficile, anche per gli addetti ai lavori, seguire il bandolo di un gomitolo impazzito: la palla di neve, iniziata con la crisi di un segmento del mercato dei mutui, è in breve diventata una valanga, eccitando una serie di superlativi, dal "nuovo '29" alla crisi del secolo. E anche i forti rimbalzi che seguono le forti cadute non sono tali da diradare timori e tremori. Ecco qui di seguito dieci domande e dieci risposte per cercare di sbrogliare questa intricata matassa.


1) Come ci siamo messi in questo pasticcio?
All'origine ci sono le case, e in particolare le case americane. La casa fa parte dell'American
dream, del sogno americano (e non solo americano). E per facilitare l'acquisto delle case la finanza americana, non adeguatamente supervisionata, cominciò a offrire allettamenti incredibili: mutui pari al 100% del valore, mutui a rate basse perché l'interesse si pagava solo alla fine, soprattutto mutui senza accertare l'affidabilità di chi riceveva i soldi. Ma perché le banche davano soldi a chi non poteva restituirli? Perché, e qui sta il secondo problema, il rischio del nonpagamento veniva trasferito ad altri. Le banche impacchettavano questi mutui in obbligazioni che venivano poi vendute sul mercato ad altri investitori; così gli istituti finanziari potevano rientrare subito dei soldi prestati, e fare altri prestiti. E così si alimentava la bolla immobiliare, mentre veniva peggiorando la qualità dei mutui. La cosa non poteva durare, e non durò: nell'agosto del 2007 i nodi vennero al pettine e quei titoli appoggiati sui mutui persero di valore. Il mercato si accorse che molti mutuatari non avrebbero potuto restituire i soldi, e questo timore contagiò tutte quelle obbligazioni, sia quelle che avevano dietro mutui cattivi che quelle che avevano dietro mutui buoni. E c'è di più: quell'idea di trasferire il rischio non riguardava solo i mutui immobiliari. Anche altri impieghi delle banche erano stati impacchettati e trasferiti in obbligazioni vendute sul mercato: prestiti per l'acquisto di auto, carte di credito, prestiti per finanziare fusioni e acquisizioni.

2) Di chi è la colpa di tutto quello che è successo?
La colpa è fondamentalmente dei supervisori. In America la supervisione non è accentrata, c'è un numero incredibile di supervisori delle banche, alcuni a livello federale e molti a livello statale. La complessità di questa sorveglianza a più strati rende difficile sapere quello che succede veramente. Inoltre, c'era una mentalità permissiva, fondata sulla fiducia nella capacità del sistema finanziario di regolarsi da solo.

3) Quali sono i rischi per l'economia?
Il rischio è la sfiducia. Quanti sono i mutuatari che non pagheranno, e quali saranno le vere perdite delle banche una volta che avranno venduto la casa per rientrare del mutuo non pagato? Nessuno lo sa, ma qualsiasi ragionevole ipotesi è senz'altro inferiore a quel che suggeriscono i prezzi dei titoli che hanno dietro i mutui. È possibile calcolare che in molti casi quei prezzi stimano implicitamente una probabilità di perdite pari al 70% dei soldi dati dalle banche per i mutui: un numero assurdo. Ma il mercato ha paura, non vuole toccare quei titoli, i prezzi crollano, il portafoglio di tante società finanziarie e fondi pensione deve registrare quelle perdite, il mercato abbassa il valore degli istituti che hanno dentro quei titoli tossici, e la palla di neve diventa una valanga. La sfiducia si allarga e rischia di infettare le decisioni di spesa di famiglie e imprese, ciò che potrebbe portare verso la recessione.

4) Che cosa si deve intendere per «azzardo morale»?
Quando una banca viene salvata dai poteri pubblici c'è un rischio. Il rischio che così facendo, evitando alla banca la punizione del fallimento, si incoraggino altre banche a correre rischi: tanto, c'è chi le salverà& Tuttavia questa faccenda dell'azzardo morale è molto sopravvalutata. Anche con il salvataggio, i massimi responsabili dell'istituto salvato perdono il posto e gli azionisti delle banche perdono la camicia. Non si può quindi dire che il salvataggio fomenta l'azzardo morale. Sia nel caso della Bear Stearns che nel caso di Fannie Mae-Freddie Mac la punizione di dirigenti e azionisti è stata pesante.

5) Perché le banche falliscono?
Quelle che sono fallite sono soprattutto banche d'investimento, cioè banche che non hanno una base di depositi. Per prestare soldi devono farseli dare prima a prestito: questo porta a un rapporto fra debito e capitale proprio molto alto. Questo "effetto leva" mette quegli istituti in una situazione pericolosa: se la provvista di fondi si inaridisce, e/o i prestatori di fondi alle banche di investimento non rinnovano il prestito, la banca di investimento va in crisi di liquidità. E se i suoi impieghi - per esempio in quelle obbligazioni "tossiche" menzionate sopra - perdono di valore, si può trovare non solo in crisi di liquidità, ma anche in crisi di solvibilità.

6) È realmente in atto una stretta creditizia?
Quando le banche devono registrare perdite sui titoli in portafoglio, queste perdite vengono a ridurre il capitale proprio (anche se le perdite sono solo sulla carta). Riducendo il capitale, proprio, che deve mantenere un certo rapporto con gli impieghi, le banche sono costrette a ridurre i loro prestiti (o ad aumentare il capitale cercando nuovi soci). Di qui il pericolo di una stretta creditizia. Tuttavia questa stretta non vi è stata per quanto riguarda i prestiti alle imprese, che hanno continuato a crescere a tassi a due cifre. I prestiti per mutui sono scesi, ma non perché le banche si rifiutino di farli. Sono scesi perché c'è meno domanda e le bolle immobiliari in giro per il mondo si vanno sgonfiando. Gli impieghi delle banche sono scesi là dove era bene scendessero, per tanti prestiti fatti per operazioni finanziare non produttive.

7) Sarà il contribuente a pagare il conto della crisi?
I salvataggi di banche fatti in America e in Inghilterra hanno suscitato molto biasimo perché, si dice, «pagherà Pantalone ». Tuttavia, questo non è affatto detto. Per esempio, all'inizio degli anni Novanta la Svezia conobbe una gravissima crisi bancaria che portò a massicci salvataggi pubblici e alla nazionalizzazione di molte banche. Queste alla fine vennero rivendute al mercato e lo Stato ci guadagnò sopra. Anche nel caso del salvataggio della Chrysler nel 1979, il contribuente americano alla fine ne ebbe un vantaggio: i prestiti furono rimborsati, e i warrant ricevuti dal Governo furono venduti con profitto. Il salvataggio delle Savings&Loan americane ebbe un costo lungo i molti anni delle procedure della Resolution Trust Corporation, ma un costo relativamente modesto, pari allo 0,6% del Pil del periodo. È perfettamente possibile che il Governo americano finisca con il guadagnare nel caso del salvataggio della Aig e di Fannie Mae-Freddie Mac.

8) I salvataggi fanno aumentare il debito pubblico?
Questa è una leggenda metropolitana. Le passività delle banche nazionalizzate non diventano debito pubblico. Lo dice il buon senso e lo dicono le regole della contabilità nazionale. Fosse così, quando le banche italiane erano pubbliche, i depositi della Comit, per esempio, avrebbero dovuto far parte del debito, pubblico, cosa che certamente non era il caso. Il debito aumenta solo se e quando il processo di smobilitazione delle attività delle società salvate porti a vere perdite, e ciò che non è affatto detto (vedi punto precedente).

9) Cosa deve fare il risparmiatore?
Sul Sole 24 Ore del 19 settembre Marco Liera ha pubblicato un "Decalogo per non farsi travolgere dai crolli". Il decalogo dice essenzialmente di non farsi tentare né dalle fughe né da acquisti speculativi. E di mettere da parte la lezione sulla volatilità dei mercati e sulla necessità di guardare al lungo termine senza farsi tentare da guadagni facili o angosciarsi per i periodi difficili.

10) Che succederà alle nostre pensioni?
Con il diffondersi della previdenza complementare molti, anche se non sanno esattamente in che cosa ha investito il loro fondo pensione, sono preoccupati per il futuro. Bisogna ricordare, tuttavia, che, a parte qualche poco meritevole eccezione, i fondi pensione hanno investimenti molto diversificati e sono in grado di tenere titoli per lungo tempo. In particolare, per quanto riguarda il mercato azionario, nel lungo periodo questo si è rivelato sempre più remunerativo di altri investimenti. Tanto più oggi quando, con un'opportuna diversificazione per aree geografiche, si può beneficiare della voglia - e della capacità - di crescita dei Paesi emergenti.

Tratto da: ilSole24Ore

Non sono comunista, ma di sicuro il vecchi Carlo Marx starà sorridendo ironico nella tomba...

domenica 28 settembre 2008

Hypnotize


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Why don't you ask the kids at Tiananmen Square
Was fashion the reason why they were there?

Più Derby per tutti


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Derby della Madonnina:
Milan - Inter  0 - 1

Berlusconi: "Un'altra promessa elettorale mantenuta!"

Manie di grandezza


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In questi giorni stiamo assistendo ad una nuova Google Dance , ossia quel processo mensile per mezzo del quale Google aggiorna i propri indici, le proprie classifiche e, soprattutto, il PageRank dei siti.
E così, bazzicando tra Urlmetrix faccio una scoperta che mi lascia basito: ManuBlog ha raggiunto un PageRank pari a 5, raggiungendo mostri sacri come MaestroAlberto, il network ISayBlog e Antiblogger.it .
Un successo enorme se si considera che questo blog ha solo 7 mesi di vita e ha scritto 250 post circa.

Era proprio così che mi ero immaginato la conquista del mondo: prima il blog, poi la Terra!!

Ah proposito: Beppe Grillo inizia a tremare, sto arrivando!

sabato 27 settembre 2008

Rigurgiti di ignoranza


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E' notizie di questi giorni. Christian Abbiati, portiere del Milan, ha dichiarato:
Io non ho vergogna a manifestare la mia fede politica. Del fascismo condivido ideali come la Patria e i valori della religione cattolica.
Del fascismo rifiuto le leggi razziali, l’alleanza con Hitler e l’ingresso in guerra, ma mi piace la capacità che aveva di assicurare l’ordine, garantendo la sicurezza dei cittadini.
Sarebbe troppo facile ricordargli che il fascismo è stata una delle dittature più sanguinarie, violente e repressive della storia, e che le leggi razziali, l'alleanza con Hitler e l'entrata in guerra non furono un "incidente di percorso", ma la naturale conseguenza di un regime liberticida e guerrafondaio.
Sarebbe estremamente semplice ricordargli che la "capacità di assicurare l'ordine, garantendo la sicurezza" sta al fascismo come la libertà di stampa sta allo stalinismo; manganello e olio di ricino fanno rima con repressione, non con ordine.
Sarebbe banale ricordargli che se oggi ha la libertà di fare una dichiarazione del genere è proprio perchè il fascismo non esiste più; che chi idolatra una dittatura dovrebbe avere l'onore di averla vissuta e che, tanto per rimanere in tema, apologia di fascismo è reato.

Sarebbe tutto, troppo estremamente semplice e quindi mi limito a rammentargli che è un portiere estremamente scarso.

venerdì 26 settembre 2008

Incontri del 3° tipo


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Incredibile! Alla fine se ne sono accorti! Certo.. siamo in Italia e c'è voluto qualche mese... ma tutto è bene quel che finisce bene...

Breve riepilogo: per chi non lo sapesse, il processo Mills non è l'unico processo in cui è imputato Silvio Berlusconi. Il Premier, infatti, è iscritto nel registro degli indagati per i presunti fondi neri Mediaset,ossia per presunte irregolarità nella compravendita dei diritti televisivi da parte di Mediaset.
I malintenzionati in buona fede avevano creduto che con lo scudo spaziale ad personam, detto anche Lodo SchifoAlfano, Grande Puffo avrebbe sistemato i suoi guai giudiziari, spianandosi la strada per una trionfale legislatura costituente, per così dire di Grande Rinascita Democratica.

Peccato che al mondo esista anche gente onesta. Rompipalle, intralcioni, impiccioni, gente con l'hobby dell'onestà. Uno di questi, vero nome Fabio De Pasquale, ma che d'ora in poi chiameremo T.R. (Toga Rossa) perchè così sarà chiamato dai media nazionali, ha voluto rompere le "uova nel paniere" del grande dialogo tra maggioranza e opposizione (se poi hanno ancora senso queste due parole) e ha sollevato un'eccezione di costituzionalità del Lodo Alfano.

Secondo T.R. il lodo Alfano è costituzionalmente illegittimo sotto svariati profili: tra le altre cose rimarrebbero irrisolti svariati problemi che la Corte Costituzionale pose nel 2004 quando dichiarò illegittimo in parte il cosidetto lodo Schifani-Maccanico. Il Lodo inoltre, sempre secondo T.R. contrasta con la Costituzione in relazione al articolo 3, uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge (ma và?!). Infine T.R. ha ricordato che al lodo Alfano si è arrivati con una legge ordinaria e non con una legge di revisione costituzionale.

Il teatrino della politica ha subito recitato tutti copioni scritti da tempo immemorabile:
Anna Finocchiaro (esperta nel perdere le elezioni): "Lo avevamo sospettato, ma non ne eravamo convinti del tutto..."
Antonio Di Pietro (noto giustizialista forcaiolo): "Ve lo avevo detto io!"
Niccolò Ghedini (avvocato difensore del Premier attualmente disoccupato): "Napolitano l'ha firmato, quindi..."
Giorgio Napolitano (dormiglione con l'hobby dell'immunità): "Lodo? Ma di che Lodo state parlando?"

mercoledì 24 settembre 2008

Addio


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E' accaduto.
L'infinitesima probabilità di catastrofe si è verificata. Il LHC ha subito un danno e starà fermo due mesi .
Questa, perlomeno, è la versione ufficiale. Ma i più informati sanno che in realtà è accaduto l'irreversibile: un buco nero che gli scienziato non sanno come fermare e, soprattutto non sanno come dirlo al mondo.
Ormai la fine è vicina. Vi lascio con la lista delle 5 cose che vorrei fare prima di morire:
  • - fare sesso con Angelina Jolie
  • - correre nudo in Piazza San Pietro
  • - un'immersione subacquea con gli squali
  • - sedermi su una mano del Cristo di Rio
  • - fare una partita di basket con Michael Jordan e LeBron James
Prima i morire mi interesserebbe anche sapere qual'è la vostra lista delle 5 cose da fare prima di morire...

lunedì 22 settembre 2008

La nuova Costituzione della Repubblica Italiana


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L'avevano detto tutti: la Costituzione è vecchia, ormai. Dopo sessant'anni è giunto il momento di riforme costituzionali, di leggi che rispecchino in modo migliore la società italiana del 2008.
Ecco perchè è giunto il momento di pubblicare la Nuova Costituzione della Repubblica Italiana.

PRINCIPI FONDAMENTALI



art. 1

L'Italia è una gerontocrazia mediatica fondata sul lavoro degli altri.

La sovranità appartiene al Presidente del Consiglio che la esercita senza preoccuparsi dei limiti della Costituzione.


art. 2
(art. 3 Vecchia Costituzione)
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione e di opinioni politiche, ad eccezione del Presidente del Consiglio, del Presidente della Camera, del Presidente del Senato e del Presidente della Repubblica, che sono più uguali degli altri in virtù delle loro condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Tale compito non sussiste in caso di negri, rom, omosessuali, meridionali, extra-comunitari, trans e comunisti. 


art. 3
(art. 4 Vecchia Costituzione)
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro precario e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.


art. 4
(art. 5 e 7 Vecchia Costituzione)
L'Italia è divisa in tre regioni: la Padania, lo Stato del Vaticano e il Regno di Cosa Nostra.

Lo Stato dipende dalla Chiesa Cattolica: la rifornisce di denaro, non gli fa pagare le tasse e ne esegue gli ordini economici, politici e sociali.

Lo Stato e la Mafia sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.


art. 5
(art. 9 Vecchia Costituzione)
L'Italia paralizza lo sviluppo della cultura e sopprime la ricerca scientifica.


art. 6
(art. 10 Vecchia Costituzione)
La condizione del cittadino straniero è regolata in conseguenza al colore della sue pelle.

I bambini romeni devono registrare le loro impronte digitali.



art. 7
(art. 11 Vecchia Costituzione)
L'Italia non ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, ma promuove azioni militari con lo scopo di “portare la pace” nei Paesi in difficoltà.



DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI


art. 8
(art. 21 Vecchia Costituzione)

Il Presidente del Consiglio è l'unico soggetto ad aver diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

La stampa può e deve essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

art. 9
(art. 25 Vecchia Costituzione)
Nessuno può essere distolto dal giudice naturale precostituito per legge, a meno che esso non sia una toga rossa.

Il Presidente del Consiglio ha il diritto di depenalizzare i reati per i quali è accusato.



RAPPORTI ETICO-SOCIALI


art. 10
(art. 29 Vecchia Costituzione)

La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul tradimento.

La legge vieta il matrimonio tra i froci, in quanto cittadini inferiori e contro natura.


art. 11
(art. 34 Vecchia Costituzione)
La scuola è aperta a tutti.

Tutti, infatti, hanno diritto alla stessa educazione incompleta e fallace, impartita da insegnanti impreparati ed inesperti.

I capaci e i meritevoli devono emigrare all'estero per trovare una possibilità di lavoro.



RAPPORTI ECONOMICI


art. 12
(art. 35 Vecchia Costituzione)

La Repubblica tutela il lavoro precario in tutte le sue forme ed applicazioni.

Le morti sul lavoro sono sempre e comunque colpa degli operai.


art. 13
(art. 36 Vecchia Costituzione)
Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione inversamente proporzionale alla quantità e alla qualità del suo lavoro e in ogni caso appena sufficiente a pagare il mutuo della casa.

La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dal datore di lavoro.


art. 14
(art. 39 Vecchia Costituzione)
I sindacati possono stipulare contratti collettivi di lavoro a condizioni sempre più povere.


RAPPORTI POLITICI


art. 15
(art. 35 Vecchia Costituzione)

La Repubblica tutela il lavoro precario in tutte le sue forme ed applicazioni.

Le morti sul lavoro sono sempre e comunque colpa degli operai.


art. 16
(art. 49 Vecchia Costituzione)

Tutti i cittadini possono associarsi liberamente per determinare la politica nazionale, tranne i noglobal, i girotondisti, la rete di Lilliput, i pacifisti. Gli scioperi sono puniti.

art. 17
(art. 53 Vecchia Costituzione)
Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.

Il Presidente del Consiglio, in quanto più uguale degli altri, è libero di falsare i bilanci delle sue società.


art. 18
(art. 54 Vecchia Costituzione)
Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi, ad esclusione del Presidente del Consiglio.


IL PARLAMENTO


art. 19
(art. 56 Vecchia Costituzione)

La Camera dei deputati è eletta dai segretari di partito.

Il numero di deputati è di seicentotrenta, di cui almeno una cinquantina devono avere condanne definitive, in corso o prescrizioni.


art. 20
(art. 68 Vecchia Costituzione)

I membri del Parlamento sono al di sopra della legge.

Su di essi non possono essere effettuate intercettazioni, arresti, perquisizioni, processi o denunce. Al contrario, essi hanno diritto illimitato di offendere, delinquere e mentire.



LA MAGISTRATURA


art. 21
(art. 101 Vecchia Costituzione)

La giustizia è amministrata in nome del Presidente del Consiglio.

I giudici sono soggetti soltanto al Presidente del Consiglio.


art. 22
(art. 104 Vecchia Costituzione)

La magistratura è un organo dipendente dalle decisioni del governo. Essa dipende esclusivamente dal Presidente del Consiglio, e rappresenta la metastasi della democrazia.

art. 23
(art. 107 Vecchia Costituzione)

I magistrati sono inamovibili, tranne nel momento in cui si avvicinano troppo a verità scomode che toccano politici di alto livello. In questi casi il loro trasferimento viene disposto personalmente dal Presidente del Consiglio o dal Minitro di Grazie e Giustizia, senza il loro consenso.


NORME SULLA GIURISDIZIONE

Questa parte è stata eliminata dalla vecchia Costituzione in quanto ritenuta inutile.


LE REGIONI, LE PROVINCE, I COMUNI


art. 24
(art. 101 Vecchia Costituzione)

La Padania è un ente autonomo con propri statuti, poteri e funzioni secondo i principi fissati dalla propria Costituzione.

Le organizzazioni criminali vengono considerate enti autonomi, partecipanti delle funzioni amministrative.

Roma è la capitale degli sprechi e ladrona delle ricchezze del Nord.



GARANZIE COSTITUZIONALI


art. 25
(art. 134 e 136 Vecchia Costituzione)

La Corte Costituzionale giudica sulle controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi, previo consenso del Presidente del Consiglio.

Quando la Corte dichiara l’illegittimità costituzionale di una norma di legge, il Presidente del Consiglio può decidere di sciogliere la Corte Cosituzionale.


art. 26
(art. 139 Vecchia Costituzione)

La forma repubblicana può essere oggetto di revisione costituzionale.


DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALI


art. I
(art. XII Vecchia Costituzione)

È permessa e incoraggiata la riorganizzazione, sotto diverse forme, del disciolto partito fascista.

art. II
(art.XIV Vecchia Costituzione)

La P2 è conservata come ente governativo e funziona nei modi stabiliti dal Piano di Rinascita.

La Costituzione dovrà essere fedelmente osservata come Legge fondamentale della Repubblica da tutti i cittadini e dagli organi dello Stato, ad esclusione del Presidente del Consiglio.

Data a Roma, addì 22 Settembre 2008.


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Notizie Flash


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A breve l'uscita dell'attesissimo libro di Osama Bin Laden. Il romanzo racconterà la storia di un petroliere arabo miliardario, costretto a scappare e nascondersi dai cattivoni ce vogliono "portare la democrazia". Il titolo? Le mie caverne.

Ahud Olmert, il premier israeliano accusato di corruzione, ha consegnato le proprie dimissioni.
Serafico il commento del Cavaliere: "Che paese incivile e anti-democratico Israele! Non c'è neanche uno straccio di Lodo Alfano per difendersi dalle toghe rosse..."

"E' necessario sradicare la povertà e la fame". E' questo l'appello lanciato dal Pontefice dal ristorante privato in Vaticano, dall'alto del suo trono d'oro massiccio.

Dopo la cacciata primaverile di Air France, il fallimento della trattativa con la Cai, lo sciopero di tutti i piloti e le hostess, e i richiami europei dell'AntiTrust per le infrazioni delle regole della libera concorrenza, il governo ammette: "Magari abbiamo sbagliato qualcosa..."

venerdì 19 settembre 2008

Istruzioni per l'uso


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Era tanto tempo che dovevo scrivere questo post.
Ho aspettato perchè volevo vedere in che cosa si sarebbe evoluto ManuBlog.
Consideratela una specie di pagina "Chi sono"....

Perchè ho deciso di iniziare a scrivere un blog?
Non lo so.  Se lo sapessi probabilmente non scriverei su un blog.
In realtà ho cominciato per caso. Un giorno non sai cosa fare, ti registri, scegli un nome, scrivi qualcosa, poi ancora qualcosa e poi va come deve andare...

Ma perchè ho deciso di continuare a scrivere un blog?
Questa domanda è ancora più difficile della precedente. Perchè sbagliare una volta è umano, ma perseverare è diabolico. O da blogger. Perchè forse bloggare è proprio questo: una patologia psichica con degenerazioni egocentriche e maniaco-complusive...

Per chi scrivo?
Secondo lo schema politically correct dovrei dire che scrivo per i miei lettori. Ma non sarebbe vero.
Io scrivo per me stesso, perchè a volte ho solo voglia di scrivere, di urlare, di sparare stronzate, di scrivere poesie; perchè non ci guadagno niente da questo blog, perchè è una parte di me e perchè è il mio rifugio.
Non sono pagato per scrivere, nè ci guadagno (non ho neanche un banner pubblicitario), non ho una linea editoriale; tutto quello che scrivo è frutto delle mie idee, delle mie emozioni e della mia persona (se non riportato altrimenti).
ManuBlog è il mio diario, il mio bloc-notes, il mio giardino, il mio megafono.

Ciò significa che devo aspettarmi parolacce e simili?
Esattamente. Questo blog contiene le opinioni personali dell'autore, utilizza parole crude, volgari ed offensive nei confronti del sentimento religioso delle persone, esprime concetti contrari alla morale religiosa e non rispetta la pluralità democratica, mostrando il solo punto di vista dell'autore.

Ma chi è che scrive su ManuBlog?
ManuBlog è composto da uno staff, formato da Manuel e dalle sue personalità multiple.
L'autore di ManuBlog è comunque un bravo ragazzo dedito solo all'alcolismo e alla prostituzione (la sua).
Cosa importante: nonostante lo strabiliante successo di Manublog non è cambiato; è rimasto il semplice ragazzo di Betlemme che tutti conoscono...

Posso tranquillamente copiare i testi sul mio blog?

Tutti i testi, le foto e i video sono rilasciati sotto una Licenza Creative Commons.
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Il medico mi ha prescritto di leggere ManuBlog tutti i giorni, come faccio?
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Non riesco a farne a meno, ormai è diventato una droga: devo leggere ManuBlog dovunque sono!
Non ti preoccupare, anche questo disturbo è abbastanza comune. ManuBlog crea dipendenza (è scritto anche nelle avvertenze ) e deve essere letto con cautela. Se proprio sei in crisi di astinenza, sappi che è possibile leggere ManuBlog anche dal cellulare, all'indirizzo: http://manublog.mofuse.mobi/.

Non vedo una cippa: mi faccio troppe pippe o il problema è una altro?
E' normale. Il blog è strutturato per la navigazione di Firefox e Chrome soprattutto.
Se hai Internet Explorer o Safari è arrivato il momento di scaricare un browser serio.
Certo, anche diminuire il numero di pippe potrebbe aiutare.

Come faccio a comunicare con l'autore di ManuBlog?
Il mezzo più veloce è scrivere un commento. Li leggo tutti e cerco di rispondere a quasi tutti.
Per minacce, lodi, proposte di matrimonio (inviare prima foto), proposte di sesso senza amore (inviare prima taglia di reggiseno), assegni non intestati o numeri vincenti del lotto, scrivimi al seguente indirizzo: dorianlyrose@gmail.com

Questo blog rappresenta una testata giornalistica?
Analogamente al TG4 di Emilio Fede, questo blog non rappresenta una testata giornalistica.

giovedì 18 settembre 2008

Inbox


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Ecco come i potenti usano le tecnologie...

Obama's E-Mail


Berlusconi's E-Mail


Bush's Email

Chi è Silvio Berlusconi?


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Ecco un film che dovrebbe essere visto da tutti.



martedì 16 settembre 2008

Meglio tardi..


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La Chiesa Anglicana ha deciso di chiedere scusa a Darwin.
Di questo passo tra un paio di secoli ammetteranno che la Terra non è piatta..

Potrebbe andare peggio. Potrebbe piovere...


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E' fallita la più grande banca degli Stati Uniti per attivi.
Jp Morgan Chase ha comprato Bear Sterns.
Bruciati, nella sola Europa, 15 miliardi di euro sui mercati finanziari.
6.000 licenziamenti in un solo giorno in Europa.
Wall Street in crisi profonda.
La Russia avverte l'Unione Europea che risponderà alle possibili sanzioni con la stessa moneta.
Il dollaro sta subendo un deprezzamento inarrestabile e il petrolio è sceso sotto i 97 dollari al barile.

Ok. Siamo nella merda.

sabato 13 settembre 2008

What's love?


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The first, the last, my everything
And the answer to all my dreams
You're my sun, my moon, my guiding star
My kind of wonderful, that's what you are
.
I know there's only, only one like you
There's no way they could have made two
You're all that I'm living for
Your love I'll keep for evermore
.
And if you go
I wanna go with you
And if you die
I wanna die with you
Take your hand and walk away...

Chi è Sarah Palin?


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E alla fine arrivò una donna a stravolgere tutto. Anzi un barracuda.
L'ingresso di Sarah Palin nella bagarre elettorale americana ha provocato uno scossone che potrebbe cambiare un risultato apparentemente segnato. Pochi avrebbero scommesso sull'occhialuta governatrice dell'Alaska, che invece si è rivelata più combattiva e agguerrita dello stesso McCain.

Ma chi è Sarah Palin? Una convinta femminista fervente cristiana o una guerrafondaia senza scrupoli?
Qualunque sia la risposta la contromossa di McCain a Obama si è rivelata un successo: la presenza della Palin riempie le convention dei Repubblicani come lo stesso ex-marine non aveva mai fatto fin'ora, e si è rivelata un ottimo aggregatore di voti, da quello delle donne deluse per la mancata nomination di Hillary Clinton, al voto dei pro-lifers, gli anti-abortisti americani.

Comunque sia la scesa in campo dell'euforica governatrice dell'Alaska ha reso nervoso anche Barack Obama, che la subito apostrofata come un "maiale con il rossetto", e ha sottolineato la sua scarsa esperienza in politica (cosa che tra l'altro viene spesso rinfacciata proprio al senatore dell'Illinois).
Eppure Obama e il suo staff ne avrebbero di punti a cui aggrapparsi per fare la guerra alla Palin.
Sarah raggruma in sè le peggiori  caratteristiche dei Repubblicani: è a favore delle armi, della pena di morte, della guerra (ha dichiarato pubblicamente che la guerra in Iraq è stata voluta da Dio), delle trivellazioni petrolifere in Alaska e contro i matrimoni gay.
E' stata arrestata in stato di ubriachezza, ha compiuto licenziamenti in scarso odore di legalità, ed è stata addirittura membro di un partito indipendentista che cercato di ottenere la secessione dell'Alaska.

La vicenda di Bristol Palin, al figlia diciassettenne di Sarah Palin, è esemplificativa: la scelta politically correct di tenere tenere il figlio contro l'aborto è combaciata con il matrimonio più combinato della storia dopo quello di Umberto Agnelli e Antonella Piaggio.

Chi è dunque Sarah Palin? Una donne con tanti lati opinabili e un passato non proprio chiaro, ma  estremamente mediatica, incisiva, suadente, energica; le donne vedono in lei un leader (soprattutto dopo l'uscita di scena di Hillary Clinton) e questo può essere superiore al programma di governo.

venerdì 12 settembre 2008

La prostituzione a puttane


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"La prostituzione mi fa orrore, mi fa rabbrividire, non capisco chi vende il proprio corpo".
Suvvia Mara, lo sai che non è vero: dipende quant'è il prezzo...
Se in cambio c'è un Ministero (magari quello per le Pari Opportunità) l'orrore diminuisce, vero?

Che le legge Merlin fosse da abrogare era cosa nota fosse alla stessa Lina Merlin, ma farlo con una legge se possibile ancora peggiore è un'altro discorso: il "Ddl Carfagna" (mai nome fu più appropriato per una legge che tratta di prostituzione) proibisce infatti la prostituzione sulle strade, punendo con il carcere sia le lucciole che i loro clienti, ma soprattutto senza risolvere minimamente il problema.

Partendo dal fatto che prostituirsi è un diritto sacrosanto e giuridicamente protetto, in quanto forma libertà personale di chi vuol vendere il proprio corpo, il decreto della Carfregna non affronta neanche lontanamente i problemi che comporta la prostituzione, come lo sfruttamento, le condizioni igieniche e l'evasione fiscale.
Il decreto, ideato senza neanche convocare i rappresentanti del mondo della prostituzione, sfregia la libertà personale che permette all'uomo di avere piena libertà del proprio corpo, e combatte il fenomeno "nascondendo la polvere sotto il tappeto", ossia combattendo il problema solo di facciata e non in profondità.

Nei paesi avanzati il problema della prostituzione è risolto con le Case Chiuse: luoghi igienici e controllati, che pagano dove le tasse dove le donne hanno la libertà di vendere il proprio corpo in maniera legale e protetta.
Lo Stato avrebbe un ritorno economico enorme, i cittadini troverebbero posti puliti e controllati, le prostitute avrebbero la pensione e l'assicurazione, la criminalità organizzata subirebbe un grosso colpo.
Invece, con questa legge partorita da un "luminare", gli unici risultati saranno più gente in carcere, più multe , più danni per le prostitute che saranno trattate come criminali, e un aumento dello sfruttamento della prostituzione domestica.

Chissà come mai parlando della Gelmini, Umberto Bossi disse: chi pretende di riformare la scuola dovrebbe come minimo aver insegnato. Sull'ultimo disegno di legge della Carfagna invece non ha avuto nulla da ridire...

Ah proposito...


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Chiaro esempio di patata.

Tanto per ricordarlo.... il 2008 è l'anno della patata.

giovedì 11 settembre 2008

Noi ragazzi dello zoo di Salò


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Ignazio La Russa ha mai sentito parlare di Hans Schmidt? Se conoscesse la sua storia, forse ci andrebbe più cauto, prima di stupirsi per le polemiche sul suo omaggio ai soldati di Salò e di lagnarsi di «una forma di razzismo culturale» che impedirebbe addirittura di parlare (bum!) a chi è di destra.
Alberto Asor Rosa, anni fa, spiegò benissimo le cose: «Dietro il milite delle Brigate nere più onesto, più in buona fede, più idealista, c’erano i rastrellamenti, le operazioni di sterminio, le camere di tortura, le deportazioni e l’Olocausto; dietro il partigiano più ignaro, più ladro, più spietato, c’era la lotta per una società pacifica e democratica, ragionevolmente giusta, se non proprio giusta in senso assoluto, chè di queste non ce ne sono. Non ce ne importa nulla che i bravi "ragazzi di Salò" non sapessero cosa difendevano, insieme con l’onore della patria. Capita, talvolta, nella storia di trovarsi dalla parte sbagliata».
In quel 1944 in cui i repubblichini affiggevano sui muri manifesti grondanti di croci uncinate («Arruolatevi nella legione SS italiana. L’Italia si riscatta solo con le armi in pugno» oppure «Operai italiani arruolatevi! La grande Germania vi proteggerà! »), Schmidt morì nel nome della democrazia, della libertà, della resurrezione dell’Italia occupata dai nazisti.
Hans era un giovane di trent’anni di Treptow-Köpenick, un municipio berlinese e aveva militato giovanissimo nel partito operaio socialista e socialista era rimasto. Sua moglie si chiamava Else, la figlioletta Eva. I nazisti ne diffidavano. Ma ormai, a guerra persa, mettevano in divisa tutti.
Arruolato come marconista, nel 1944 era a Albinea, a una decina di chilometri da Reggio Emilia, dove l’esercito hitleriano aveva un centro di trasmissioni. Fin dal primo giorno, quel ragazzo che portava il più tedesco di tutti i nomi tedeschi, non aveva avuto dubbi sulla parte con cui stare. Era riuscito a mettersi in contatto con i partigiani italiani, aveva passato loro armi, munizioni, informazioni. Finché, nell’agosto di quel penultimo anno di guerra, aveva messo a punto con altri quattro soldati anti-nazisti un piano per consegnare la postazione militare alla Resistenza.
Non si sa chi li tradì. Fatto sta che poche ore prima del colpo di mano, Hans Schmidt, Erwin Bucher, Erwin Schlunder, Karl-Heinz Schreyer e Martin Koch furono arrestati. Hans ed Erwin furono torturati per ore e ore prima di essere finiti con una pistolettata in faccia.
I loro amici vennero fucilati. «La domenica del 27 agosto fu una giornata silenziosa», avrebbe raccontato don Alberto Ugoletti, parroco di Albinea, «Nessuno poteva avvicinarsi al Comando. Si tendevano le orecchie, si guardava... Alle sei e mezzo del pomeriggio si udirono tre scariche di mitraglia. (...) Scendevano le tenebre quando si posero i cadaveri nella fossa. Prima di ritirarmi mi sono avvicinato al comandante chiedendo se potevo avere i nomi. Mi rispose seccamente di no. Uscendo un soldato mi si avvicinò: domattina ritorni sulla tomba e sotto le zolle troverà dei biglietti col nome. Sono figli di un dio ignoto, prete».
Così morì, insieme coi suoi amici, Hans Schmidt. Il «nostro » Hans Schmidt. In tutta la guerra non aveva sparato un colpo. Un po’ dell’onore tedesco, però, lo salvò lui. E a nessun ministro della difesa di Berlino verrebbe mai in mente di onorare chi, pensando di difendere la Germania, lo torturò a morte.


Gian Antonio Stella(Corriere della Sera, 10.09.2008)

mercoledì 10 settembre 2008

Il Piano di rinascita democratica, versione 2.0


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E' fatta.
Il Piano di Rinascita Democratica può dirsi finalmente attuato.
Mancano alcuni dettagli, è vero, ma il grosso è stato fatto.
Il programma di riforma sociale, politica, economica e giudiziaria ideato da Licio Gelli circa trent'anni fa, è giunto oramai ala sua piena realizzazione.

Il Piano di Rinascita Democratica determinava i punti di una società fondata sull'autoritarismo legale, da raggiungere grazie soprattutto al controllo dell'informazione, il controllo della Giustizia e l'eliminazione delle Sinistre (in particolare Comunisti e Radicali).
I suoi obbiettivi essenziali consistevano i una serie di "riforme e modifiche costituzionali", basate in particolare sulla "programmazione governativa, economica e politica".

Il centro di tutta l'attuazione del Piano era legato all'informazione.
Una delle frasi più famose di Licio Gelli, Maestro Venerabile, affermava che "Il vero potere risiede nelle mani dei mass media". Questa frase, pronunciata oltre trent'anni fa, non può che avere valore profetico: i mezzi di comunicazione di massa sono uno strumento di persuasione, di indirizzamento e di controllo, che non ha eguali. Il loro potere, il loro ascendente sono conosciuti da molti decenni: già Hitler si munì subito di un ministro per la propaganda (il noto Joseph Goebbels), così come fece Benito Mussolini che, da maestro elementare, capì subito l'importanza dell'istruzione e dell'indottrinamento, istituendo anche lui un ministro apposito (il Min.Cul.Pop., il ministro per la Cultura Popolare).
Il ruolo dell'informazione, o meglio il controllo dell'informazione, era a capo delle prerogative piduiste: trent'anni dopo Berlusconi controlla la più grande corporation mediatica privata (Mediaset), il più grande gruppo editoriale (Mondadori), e la più grande rete di concessionaria pubblicitaria (Publitalia). Indirettamente controlla la RAI (quando è al potere, grazie alle nomine del CDA), 3 quotidiani (Il Giornale, del fratello Paolo, Libero, di proprietà della moglie e Il Foglio, del fedelissimo pachiderma Ferrara), più una cifra indeterminata di radio, periodici e canali televisivi minori. L'intera informazione è nelle sue mani: il primo, e più importante punto del Piano di Rinascita Democratica è stato raggiunto con successo.

Continua...

La regola del P.O.R.C.O.


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Volete sapere quali sono i trucchi per scrivere un ottimo post?
Sono anni che vi chiedete cosa avete in meno di Shakespeare?
Non capite perchè nessuno pubblica il vostro libro o caga i vostri post?
Beppe Severgnini ci spiega i trucchi per scrivere come D'Annunzio o Manzoni, ossia con la regola del PORCO...



martedì 9 settembre 2008

La fine del mondo


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24 ore alla fine del mondo.
In fondo prima o poi doveva finire. Non poteva andare avanti ancora per molto.
L'umanità ha cercato in tutti i modi di eliminarsi negli ultimi anni: ha inquinato i mari e le acque, ha avvelenato l'aria, ha sterminato migliaia di specie facenti parti di un ecosistema, ha disboscato il proprio polmone, ha usato idrocarburi in quantità inimmaginabili, ha sciolto i ghiacciai, ha attirato catastrofi immani, ha inventato la bomba atomica.
Niente.
Solo l'umano ingegno poteva arrivare ad una soluzione definitiva.

Domani, a Ginevra, si terrà il più grande esperimento scientifico di tutti i tempi.
Più di 80.000 scienziati hanno preso parte a questo progetto, finanziato con oltre 6,5 miliardi di euro.
L'obbiettivo è uno solo: portare 100 mila miliardi di protoni ad una velocità pari al 99,9% di quella della luce, in modo da poter ricreare le condizioni del Big Bang, osservare il fenomeno ed individuare il bosone di Higgs, la cosiddetta "particella di Dio".

Il lato più affascinante della vicenda, soprattutto per un ateo praticante come me, sono i possibili risvolti.
Se infatti, l'esperimento andasse a buon fine, l'uomo avrebbe ricreato il Big Bang e sarebbe stata dunque "provata" l'inesistenza di Dio. Dio, infatti, non avrebbe più alcun potere creativo, e la sua figura si abbasserebbe a quella di uomo (o la figura dell'uomo si alzerebbe a quella di divinità).

P.S. Da questo link dovreste riuscire a vedere la diretta della fine del mondo [link]

P.P.S. Visto che stiamo parlando della fine del mondo, in alto (forse per l'ultima volta) potete ammirare "L'origine del mondo".

lunedì 8 settembre 2008

Notizie flash


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Ragazza americana di 11 anni smonta e rimonta un fucile in 53 secondi.
Fallita. Una vera americana lo avrebbe fatto in 34 secondi e bendata.

Tera Patrick, nota pornostar statunitense, ha dichiarato che voterà per Obama.
Da intenditrice ha capito subito le potenzialità del senatore nero dell'Illinois.

Crisi dei mutui. Il governo statunitense nazionalizza Fannie Mae e Freddie Mac con un maxi-salvataggio, che ricorda i vecchi regimi comunisti. Dopo la grande operazione Alitalia, un'altro esempio di liberalità.

Bossi attacca il ministro dell'istruzione Gelmini: "E' incompetente."
Disse l'uomo "specializzato in elettronica applicata alla medicina"...

Logicamente


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Alemanno: "Il fascismo non fu male assoluto. Il male furono le leggi razziali".
Che come è noto furono approvate grazie a un emendamento dell'opposizione.

giovedì 4 settembre 2008

Paolo Barnard su Grillo e Travaglio


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Trovo molto interessante il punto di vista di Paolo Barnard.
E se fosse davvero così? E se Grillo, Travaglio e compagnia non fossero solo un circo mediatico accollato al sistema (magari inconsapevolmente)?
Se fossero veramente solo la valvola di sfogo di un popolo (quello italiano), storicamente cianciarone e inattivo, deluso ma fermo?

Foto della settimana - Gesù Cristo detto il Nazareno


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Non capisco perchè questa immagine dovrebbe essere blasfema.

Forse l'immagine di una strega bruciata dall'Inquisizione,
o un bambino violentato da dei preti pedofili avrebbe reso più l'idea dell'operato della Chiesa?

martedì 2 settembre 2008

Black&White


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CARI FRATELLI BIANCHI...
quando sono nato ero NERO;
quando sono cresciuto ero NERO;
quando vado al sole sono NERO;
quando ho paura sono NERO;
quando sono ammalato sono NERO;
quando morirò sarò NERO.

MENTRE TU,UOMO BIANCO
quando sei nato eri ROSA;
quando sei cresciuto eri BIANCO;
quando vai al sole sei ROSSO;
quando hai freddo sei BLU;
quando sei ammalato sei GIALLO;
quando hai paura sei VERDE;
quando morirai sarai GRIGIO.

E DOPO TUTTO HAI ANCORA IL CORAGGIO DI CHIAMARMI:UOMO DI COLORE?

lunedì 1 settembre 2008

Yes, we can - Il successo di uno slogan


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Non so se sia stato proprio Barack Obama ad averlo ideato. E' più probabile sia stato il suo enorme staff.
Ma chiunque sia stato passerà alla storia: "Yes, we can" è forse lo slogan più incisivo, potente e collettivo di sempre, al pari solo forse di "Think small" di Bill Bernbach e "Hasta la victoria siempre" del comandante Che Guevara.

Ma qual'è il segreto che si cela dietro al successo clamoroso di queste tre parole?
Innanzitutto il numero. Semplicemente tre parole; una frase chiara, corta, semplice, forse addirittura con troppe parole per essere uno slogan. Tre parole potenti e polivalenti allo stesso tempo, parole di uso comunissimo eppure potenti e profonde.

Yes è la prima parola. Essa è forse la parola più significativa di tutto lo slogan; sprigiona un potentissimo sentimento di ottimismo che deve essere la base e il punto di partenza di qualsiasi cambiamento.
Obama vuole cambiare l'America e quindi il mondo, ma per farlo è necessario l'ottimismo della gente, la speranza di un futuro migliore, la fiducia. Un particolare importante è la virgola dopo la parola "Yes".
Essa segna, sintatticamente parlando, una pausa, e diviene fondamentale per comprendere il significato di tutto lo slogan: dopo aver pronunciato la parola "yes", ossia dopo aver chiarito che è l'ottimismo il punto di partenza, la pausa segna un momento di riflessione, un momento in cui ognuno deve guardare dentro sè stesso e capire se è dotato di questo sentimento positivo.

We è la parola centrale. La sua posizione non è casuale, ma richiama esplicitamente il suo significato profondo.
"We", infatti, significa noi, e in senso lato tutta la comunità, tutta l'unità di menti e corpi dell'America. La sua posizione non è casuale, dicevo, perchè "allaccia" la prima parola alla seconda. E' questo il suo significato: il popolo deve essere unito per poter effettuare un cambiamento; nessuno da solo può cambiare il mondo, nè io, nè tu, nè lui, ma NOI. L'ottimismo quindi è la base di partenza, ma è l'unione di intenti e di sforzi che può far realizzare il cambiamento.

Can è il verbo e la parola conclusiva e dunque la parola più intensa e potente di tutta la frase.
Esso è un verbo ausiliare modale che ha due significati: poter fare e saper fare.
In entrambi i significati, "can" non vuole esprimere un tentativo, ma una volontà tenace e decisa di arrivare fino in fondo; di poter fare proprio perchè si sa fare, ovvero di cambiare il mondo perchè si è capaci di cambiare il mondo. Gli americani possono cambiare il l'America e sanno come si cambia l'America.

"Yes, we can" è un messaggio forte, intenso, che parla dritto al cuore della gente.
Il cambiamento è possibile, ma esso parte dall'ottimismo e prende il volo con la collaborazione.


La rivoluzione dell'informazione


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Negli ultimi giorni ho ricevuto più di 200 visite dai motori di ricerca (in particolare da Google) per i miei due articoli in qui parlavo del discorso di Obama a Denver (QUI il video, QUI il testo tradotto integralmente).
Digitando infatti le parole chiave OBAMA, TESTO DISCORSO, DENVER, DISCORSO TRADOTTO, appaio primo o secondo in tutte le ricerche.
Il mio stupore è l'apparire prima di giornali e tg; digitando per esempio "testo discorso obama denver" ManuBlog risulta il primo risultato davanti all'Unità, la Repubblica, ilSole24Ore e il Corriere.
Digitando "obama barack discorso integrale" ManuBlog risulta essere addirittura il primo, il secondo e il terzo risultato, davanti all'Unità, il tg24 di Sky e il sito del Partito Democratico.

Questi risultati, oltre a riempire il mio enorme ego, dimostrano la democraticità della rete, dove le notizie e le informazioni non vengono calate dall'alto, da qualche "autorità" o presunta tale, ma possono venire dal basso, da tante semplici persone intelligenti e volenterose che vogliono non essere solo il punto d'arrivo dell'informazione, ma anche il punto di partenza.
E voi cosa ne pensate?

“Non vorrei mai far parte di un gruppo il cui simbolo è un tizio inchiodato a due assi di legno.”


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George Carlin si è spento circa due mesi fa, il 22 giugno 2008, all'età di 71 anni, nel Saint John Hospital in Santa Monica, California. Comico geniale quasi sconosciuto in italia, ma autore di pezzi che rimangono nella storia come "Seven Words You Can Never Say on Television" o "List of People Who Oughta be Killed" - cercate su Youtube, non ve ne pentirete - era la punta di diamante della commedia americana.

Ateo di ferro, spiritoso e dissacrante, Carlin non credeva nel paradiso o nell'inferno. Nell'ultimo suo speciale su HBO "It's Bad For Ya" inscena un funerale e in quei 15 minuti ci sono tra le battute migliori sulla morte che abbia mai sentito. D'altra parte la morte per un comico è solo un altro argomento su cui scherzare.

 Ecco tutto il suo dissacrante umorismo in questo video leggendario.




Addio, George. Ci mancherai.




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