mercoledì 12 marzo 2008

Noi siamo antifascisti! Vero Gianfranco?


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Dopo l'esposione del caso Ciarrapico, Berlusconi ha voluto chiarire delle cose.
Per prima cosa Ciarrapico non conta nulla, anzi è li per caso.
In secondo luogo, non è stato candidato perchè ha delle qualità, ma solamente perchè possiede dei giornali, e dunque è sempre comodo.
Infine il Grande Puffo con il riporto ha voluto precisare: "Noi siamo anti-fascisti".

Ciò è assolutamente indiscutibile. Le prove sono molteplici e schiaccianti, tali che solo un sovversivo comunista potrebbe non notare. Gianni Alemanno, vice-presidente di Alleanza Nazionale, nel 1982 venne arrestato per aver lanciato una molotov contro l'ambasciata dell'Unione Sovietica a Roma e sconta in carcere 8 mesi di prigione nel carcere romano di Rebibbia. Non contento, nel 1989 durante una manifestazione di protesta contro la visita ai caduti statunitensi della seconda guerra mondiale nel cimitero statunitense di Nettuno del presidente degli Stati Uniti George H. W. Bush, venne arrestato insieme ad altri undici militanti del Fronte della Gioventù per manifestazione non autorizzata e resistenza a pubblico ufficiale. Alessandra Mussolini, leader di Azione Sociale (partitino alleato del Pdl), notoriamente orgogliosa delle sue radici fasciste e fiera discendente del Duce, nota al grande pubblico perchè in una portata di "Porta a Porta" disse, riferendosi all'onorevole Vladimir Luxuria, "Meglio fascisti che froci".
Gianfranco Fini... ok, con lui è troppo semplice; non ci piace sparare sulla croce rossa.

Il Partito Demagogico di Veltronius, in linea con il suo "ma anch'ismo" del suo leader, ha voluto chiarire come esso sia un partito anti-comunista. Ovviamente, anche qui le prove sono assolutamente soverchianti. Massimo D'Alema, primo esponente del Partito Comunista Italiano a ricoprire il più alto ufficio del potere esecutivo in Italia (Presidente del Consiglio). Piero Fassino, il quale nel corso della sua lunga carriera nel Partito Comunista Italiano (23 anni), ha ricoperto tutti gli incarichi possibili, da segretario a coordinatore fino a responsabile dell'organizzazione nazionale del PCI. Infine, il più anti-comunista di tutti è proprio il capo: tovarish Veltroni. Uolter, da vero leader, è stato molto più precoce dei compagni di merende: a 21 anni è già eletto consigliere comunale di Roma nelle liste del PCI. Un anno dopo entra nel comitato centrale del Partito Comunista Italiano. Nel 1992 viene nominato direttore de l'Unita.

E' uno strano concetto quello di "Coerenza". In Italia sembra una parolaccia. O un reato. Una persona onesta e coerente è un'emarginato o un disadattato, in questa politica. Forse, come diceva quel vecchio, ha ragione la torre di Pisa....

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