mercoledì 7 maggio 2008

L'Italia è un paese di ignoranti


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L'Italia è un paese ignorante. No, non che il resto dell'umanità brilli per intelligenza, ma l'Italia riesce a creare situazioni che risulterebbero grottesche anche in una repubblica delle banane.

In questi giorni si discute soprattutto su due argomenti: l'aggressione nazi al ragazzo veronese (faccio le mie sincere condoglianze alla famiglia del ragazzo), e il polverone sollevato per la pubblicazione online dei redditi italiani.

L'aggressione nazi non ha bisogno di commenti: morire per una sigaretta o, ancora più grave, per una ideologia, credo non abbia bisogno di commenti. Io mi astengo; potrei dire cose molto gravi.
Vorrei però discutere su questa vicenda senza usare il solito Italian Style, detto anche il metodo dei contrari, con il quale ci si rinfaccia responsabilità politiche a ritroso nel tempo, sino quasi ad arrivare fino al Paleolitico...
Questo sistema non aiuta a comprendere la vicenda: NON è stato un episodio politico; se il ragazzo ucciso portasse o meno il codino è una luce negli occhi buttata dai media per distogliere l'attenzione dal vero problema: che la criminalità è anche, o forse soprattutto, un problema interno.
Ci hanno detto per anni che i rumeni stupravano, gli albanesi rubavano e i marocchini picchiavano. Poi veniamo a sapere che il 70% degli stupri viene compiuto da un familiare o da un amico, che il mercato della droga è quasi totalmente controllato dalla camorra e il manganello facile è un'idea più vicina ai naziskin che ai "vuggumbra".

La vicenda redditi sembra la scena di un film dei fratelli Vanzina, se non fosse che è vera.
La sequenza di attacchi, denunce, ritiri e contrattacchi, ha mostrato al mondo il lustro delle istituzioni italiane, capaci di litigare tra di loro per questioni che in un paese normale non sarebbero menzionate nemmeno alla decima pagina di un giornale locale.
La questione è una e una sola ai miei occhi: come si può ritirare dei dati in nome della privacy, quando i dati sono GIA' pubblici e di pubblico dominio??
Le dichiarazioni dei redditi non sono dati sensibili e dunque non sono soggetti a nessun vincolo di segretezza. Che poi Grillo si alteri e urli contro ipotetici aumenti di rapine (si sa che il ladri leggono le dichiarazioni dei redditi per scegliere le loro vittime...), mentre lui stesso, il paladino di precari, è il primo contribuente della Liguria con un reddito di oltre 4 milioni di euro, fa un po' ridere...
Ma, almeno per una volta, ha fatto il suo lavoro...

L'Italia è un paese ignorante, secondo me.
Il termine "ignorante" non vuole essere offensivo, ma vuole significare il senso etimologico del termine: "che ignora", "che non conosce". Io intendo l'ignoranza in questo senso: la condizione di colui che non conosce in modo adeguato un fatto. E' vero anche, d'altronde, che in molti casi l'ignoranza è una colpa; non vorrei salvare mille puttane per quattro verginelle...

Oggi stesso leggevo un articolo del Corriere, in cui si mostrava come il quadro della situazione riguardante l'istruzione in Italia fosse critico: il 48,2% (praticamente un italiano su due), nella fascia d'età che va dai 25 ai 64 anni (l'età lavorativa), ha conseguito come titolo più alto di studio la licenza della scuola media inferiore. Ciò non è dovuto solo a colpe dei singoli; l'Italia consegue anche il triste primato di essere uno dei paesi europei che spende meno (in rapporto percentuale del PIL) in istruzione e formazione: solo il 4,4%, confronto al 5,1% europeo. La Svezia spende addirittura il 7,8%.
Non so se queste vicende siano collegate, ma io credo che in una qualche misura lo siano.
Un paese ignorante, che non ha cultura e preparazione, che vive di veline e spende più soldi nell'alta moda che nell'istruzione,credo sia destinato a non avere un grande futuro.

Ci sono addirittura 5 commenti!!


Eraclio Scannavacca ( 8 maggio 2008 alle ore 11:59 )

Il discorso fila. L'unica cosa che non capisco è la polemica sul reddito di grillo...
Sinceramente non vedo perché il leader dei precari (anche se no mi pare sia questo il suo scopo) dovrebbe essere povero o guadagnare meno.
sarebbe più interessante sapere, e vorrei che fosse pubblicato su internet, come gli italiani hanno guadagnato quello che hanno, più che quanto.
Il problema è che nella dichiarazione dei redditi non rientra l'evasione, i capitali alle Cayman e quant'altro.
Questo sarebbe veramente interessante da pubblicare.

Anonimo ( 8 maggio 2008 alle ore 13:58 )

Non vorrei sbagliarmi, ma i redditi non sono così alla portata i tutti come dici tu.
Tu puoi guardare il mio reddito solo se ne hai una buona motivazione, non per semplice curiosità, tanto è vero che la motivazione va messa per iscritto. Pubblicare dei dati sensibili alla mercè di rapinatori o anche semplici curiosi è un qualcosa di criminale fatto per vendetta da un Ministro che non è stato riconfermato, nei confronti della sua popolazione che ha bollato come "evasore delle tasse".
L'evasione fiscale si combatte con la Guardia di Finanza e la Magistratura, non con i cittadini che spulciano con intrnet.
E' una cosa è curiosare tra i redditi normalmnte ( devi fare domanda e seguire un iter burocratico, e quindi devi essere motivato a farlo ) un'altra è invece piazzare i fatti di tutti su internet.
Poi, non essendo Beppe Grillo, non capisco quale sia il problema se guadagna 4 milioni di euro. Può guadagnarne anche 8 finchè vnde i suoi dvd e fa i suoi spettacoli.
Sono scandalosi invece gli emolumenti dei consiglieri comunali, dei direttori di ASL dei presidenti di regione etc. pagati coi soldi di tutti....

Andrea

Valen ( 12 maggio 2008 alle ore 16:47 )

c'è sempre l'arte di arrangiarsi???

ciao, esco a fare due passi :)

Anonimo ( 20 settembre 2008 alle ore 13:29 )

hai perfettamente ragione. L'Italia è un paese piena di ignoranti...naturalmente le persone intelligenti e colte ci sono, è logico. Ma per me sono in minoranza...basta vedere la tv o leggere i giornali. Il nostro livello di istruzione, inoltre, è di una scarsità quasi imbarazzante.

Anonimo ( 20 settembre 2008 alle ore 13:30 )

naturalmente volevo scrivere "pieno"...ah, il virus dell'ignoranza ha preso pure me?


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