Un'elettore vota un partito perchè condivide le sue idee, e nel gesto del voto gli consegna la missione di difendere i suoi interessi. La democrazia è la difesa degli interessi di gruppi contrapposti. Che ciò sia un bene o un male, non è mia intenzione discuterne qui ora.
Quando leggo che Berlusconi e Veltroni voglioni fare le riforme insieme rabbrividisco: ciò è quanto più di anti-democratico possa esistere; l'opposizione è il cane da guardia, il controllore della maggioranza, non il cameriere. Questo si chiama "stupro sistematico della fiducia elettorale".
Si stanno violentando i principi cardine di un sistema democratico; in questo modo non esistono più due partiti, ma uno solo, che fa le leggi senza alcuna resistenza o controllo.
Un paese in qui esiste un solo partito è un regime.
Io non sto dicendo che deve esserci una testarda ed ottusa chiusura ad ogni proposta della maggioranza. Ciò sarebbe stupido, e non gioverebbe in nessun modo al Paese.
Ma la sensazione grillina (tengo a precisare ancora una volta che non sono un fan di Beppe Grillo; ne condivido alcune, forse molte idee, ma l'idolatria mi ha sempre dato il volta stomaco) che i due principali partiti italiani distino tra loro solo per una lettera (dove la "L" sta per "l'altro"), e che si rivelino, in realtà, sempre più come un solo partito, si è rafforzata con la vicenda fresca del caso Travaglio-Schifani. I vari Schifani, Finocchiaro, Gasparri, Gargamella e i power rangers si sono (ovviamente) prodigati a concentrare l'attenzione mediatica sulla figura di Travaglio, definendolo diffamatore, bugiardo, fascista, e forse anche pazzo, distogliendo l'attenzione dal vero problema: ciò che ha detto Travaglio è vero oppure sta effettivamente diffamando?
Per quanto mi riguarda Marco Travaglio può essere la persona più rozza, maleducata, bugiarda e anche brutta esteticamente sulla faccia del pianeta, ma fa il giornalista ed io voglio sapere da lui solo una cosa: le informazioni. Gli attacchi bipartisan che gli sono piovuti addosso rivelano solo una cosa, che le voci libere e non controllabili danno fastidio e devono essere taciute da entrambe le parti. Devono essere denigrate ed isolate, ovviamente attaccando la persona, senza affrontare la veridicità dei fatti.
Proprio questo dimostra che Travaglio ha ragione: se hai paura di un fatto, o meglio non vuoi che un fatto si sappia, non lo affronti. Ci giri intorno, attacchi chi lo affronta, ti appelli a cose ridicole come il contraddittorio (ci voleva un mafioso con la lupara per avere il contradditorio?!).....ma non lo affronti.
lunedì 12 maggio 2008
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Berlusconi=Veltroni
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By Manu | Democrazia?, Itaglia, Travaglio
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