martedì 15 aprile 2008

Il mondo ci deride. E fa bene.


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Incredibile articolo del Los Angeles Time. Giusto per mostrare come il mondo vede l'Italia.

In Italy, crime pays and (may) get you elected
In Italia, il crimine paga e (a volte) ti fa eleggere

Quando andranno a votare questo weekend, gli Italiani possono scegliere fra un buon numero di condannati e buffoni da TV. Per non parlare degli amici personali e, addirittura, del fisioterapista di Berlusconi. Essere un criminale non ti impedisce di correre per la presidenza di questo paese, come avere delle qualifiche non è del resto indispensabile.

[…] L’Italia è oggi una terra zeppa di corruzione, in crisi economica, ristagno politico, dilaga l’impunità e la qualità della vita è in perenne ribasso. L’inflazione è la più alta dell’Europa Occidentale, la crescita la più bassa. Un numero record di persone è più povera che mai.

Condurre un buisness è un’esperienza oscura e frustrante — a meno che tu non appartenga alla MAFIA, oggi il più grande buisness in Italia e che è pari al 7% del prodotto interno lordo, secondo le stime dell’associazione industriali italiana.

La magistratura raramente funziona. I casi possono trascinarsi non per anni ma per decenni. I parlamentari italiani sono i più pagati d’Europa ma, secondo l’opinione di molte persone, i meno efficienti; una elite che si autoconserva e trascina in rovina il paese.

[…] L’uomo che domina i sondaggi è Silvio Berlusconi, un fiammeggiante bilionario tycoon (?) che, a 71 anni, potrebbe diventare primo ministro per la terza volta. Nonostante garantisca una certa stabilità, egli è largamente accusato di governare per arricchire se stesso, i suoi media e il suo impero economico.

Berlusconi è a capo di un partito che comprende il suo fisioterapista e un irriducibile fascista, così come diverse donne del centro-destra che Berlusconi ha dichiarato la scorsa settimana essere “sicuramente più belle” di quelle di sinistra. Tra loro vi è anche una delle voluttuose ballerine che figurano normalmente in abiti succinti tra i suoi network televisivi.

Il suo avversario principale è Walter Veltroni, popolare sindaco di Roma ed ex comunista che ha cercato di riproporsi come un “uomo nuovo”, nonostante sia presente sulla scena politica da un decennio. E’ a capo di una coalizione che dovrebbe riunire i partiti di sinistra, storicamente molto fratturati.

L’entusiasmo per le elezioni è pateticamente basso. Gli ascolti TV durante le recenti interviste con Berlusconi e Veltroni sono stati surclassati da una replica di un qualche poliziesco italiano.

Gli italiani hanno visto un disastro del governo dopo l’altro: dal disperato tentativo di vendere Alitalia, alla crisi mafiosa, i problemi con la spazzatura; il crollo del governo ad opera di un unico politico coinvolto tra l’altro insieme alla moglie dalle accuse di corruzione.

Gli italiani cominciano a essere stufi delle circostanze in cui si trovano, ma non fanno niente per cambiarle. Ci sono molte ragioni, tra cui il peso che hanno le singole regioni sul governo, l’eccessivo credere alla famiglia e a nient’altro, e meno di tutto all’autorità; l’ingerenza e il ruolo ancora dominante della Chiesa Cattolica. E in tutto questo gli italiani, fino a poco tempo fa, hanno vissuto piuttosto comodamente.

L’anno scorso, un libro per la prima volta ha messo nero su bianco la corruzione dei politici a lungo sospettata. “La casta - come i politici italiani sono diventati intoccabili” è diventato un bestseller e ha trascinato la nazione in un dibattito di mesi. Il termine “la casta” è diventato parte del gergo comune per indicare una intoccabile elite politica.

Tra le rivelazioni contenute nel libro:

* I parlamentari italiani guadagnano più del 50% dei loro colleghi Inglesi, Francesi e Tedeschi

* Il costo del parlamento italiano è il più alto d’Europa e 10 volte superiore a quello della Spagna. Nella scorsa legislatura 16 parlamentari sono stati condannati (e non si sono dimessi), e altri 10 hanno subito processi penali

Gli italiani tollerano il loro marcio sistema politico perche’ sono essenzialmente sonnambuli.

“Abbiamo fatto leggi a favore dell’economia, ma non c’e’ economia. Abbiamo fatto leggi a favore dei lavoratori, ma non c’e’ lavoro. Abbiamo una costituzione che nessuno conosce. Abbiamo un paese che non si sente come una nazione.”

Un uomo 59enne con riccioli d’argento, Grillo e’ in netto contrasto con la maggior parte dei politici italiani, che vestono abiti firmati e makeup perfetto. Informalmente bandito dalla televisione a causa del suo stile “nessun prigioniero”, Grillo ha lanciato una campagna chiedendo all’Unione Europea di fermare l’invio di fondi all’Italia, sostenendo il governo che ruba e sperpera. Dopo, ha invitato la Germania ad invadere l’Italia per salvarla.

Per un momento, vi e’ stato un barlume di speranza che la rabbia pubblica potesse coalizzarsi in qualcosa di piu’ catalitico.

Ma poi all’inizio di quest’anno il governo del Primo Ministro Romano Prodi e’ caduto per della politica spicciola, 20 mesi su 5 anni e prima che potesse essere approvata una legge che avrebbe riformato il sistema elettorale. Senza modifiche al sistema altamente imperfetto, la maggior parte degli analisti concordano, il paese e’ destinato ad un altro ciclo di irresponsabili leader politici che litigano sul potere effettivo e soffocano le riforme.

Tra i difetti, l’attuale sistema elettorale ha influenze sproporzionate rispetto ai piccoli partiti, alcuni formati da non piu’ di un ragazzo con un po’ di soldi. E’ stato uno di questi partiti a far cadere il governo; ed anche un altro piccolo partito, capeggiato da un politico di nome Pizza, e’ stato vicino nel far deragliare questo weekend di elezioni quando ha sollevato un polverone nel voler utilizzare il logo del suo partito.

Gli italiani hanno vissuto per generazioni con questo caotico sistema politico.

L’indignazione e’ acuta adesso, pero’, perche’ qui molti dei miglioramenti attesi dopo la fine della Guerra Fredda e gli scandali di corruzione nei primi anni ‘90 hanno scosso il sistema politico.

Invece, hanno ottenuto Berlusconi, e dopo di lui Prodi. La realizzazione dei problemi che vanno in fondo rispetto ad un partito politico o leader alla fine vengono al pettine.

“Ci vorranno 10 anni per cambiare questa classe politica” ha detto il sociologo Ricolfi, “Ma il problema e’ che in 10 anni saremo affondati cosi’ tanto che non saremo in grado di tirare fuori noi stessi. Sara’ troppo tardi, fine della storia“.

Ulteriori commenti penso siano inutili. Solo una nota: il L.A. Times ha pubblicato questo articolo prima delle elezioni, quando ancora c'era un minimo di speranza.
Ribadisco un concetto già espresso: ogni paese ha il leader che si merita.
L'italia (la minuscola è d'obbligo) si merita Silvio Berlusconi.

Ci sono addirittura 3 commenti!!


LauBel ( 16 aprile 2008 alle ore 13:37 )

personalmente avrei messo in minuscolo anche nome e cognome del cavaliere....

ps
sorry per aver postato male... ho dovuto cancellare perché avevo fatto un pasticcio! (si ribella anche il computer al solo nome del "nano" di arcore...)

Manu (16 aprile 2008 alle ore 23:56 )
tranquillo.. anche con me il computer non collabora.. grande puffo è un virus!!
Anonimo ( 8 settembre 2008 alle ore 13:23 )

Sarà...Ma io sono orgoglioso di essere italiano...e a Los Angeles si ricordino che come da noi c'è la mafia da loro ci sono le gang...


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