Siamo arrivati. Tra polemiche e insulti di una campagna elettorale che aveva promesso di essere pulita, siamo arrivati. Tra brogli, veri o presunti, sondaggi, statistiche, rimonte, promesse, bugie, annunci, ricordi, proposte e sparate, siamo arrivati.
Avevo deciso di non votare.
Non per qualunquismo, ma per una seria analisi della politica italiana.
Ricicli della Prima Repubblica, piduisti o comunisti falliti?
La scelta non era felice.
Ero convinto che andare a votare fosse come scegliere tra il burro e la vaselina.
Dicevo "chiunque vinca, noi perdiamo".
Stamattina mi sono svegliato un pò imbronciato (avevo lavorato fino a tardi).
Vado sul sito del Corriere, e leggo lo scandalo dei voti di scambio all'estero. Coinvolti uomini dell'ndrangheta, in particolare la cosca Piromalli di Gioia Tauro (il clan più potente dell'ndrangheta calabrese), e Marcello Dell'Utri. Miccichè, ora rifugiato in Venezuela, avrebbe messo a disposizione al senatore di Forza Italia i suoi legami con il cartello di 'ndrangheta sudamericana per favorire il controllo del voto degli italiani all'estero.
Brogli. Anzi, imbrogli. Truffa. Chiamatela come volete, ma questa vicenda è una merda.
Volevo non votare. Volevo. Ma questa mattina, leggendo di questa ennesima truffa, di quest'ennesimo tentativo (chissà poi quanto tentativo...) di imbrogliare gli italiani e l'onestà di una democrazia, di servirsi della mafia per i propri loschi affari, mi sono deciso.
Vado a votare, e lo farò fieramente.
Credo una cosa molto importante: chi non andrà a votare, poi non potrà lamentarsi.
Siamo noi che decidiamo chi mandare al potere (più o meno).
Io potrò dire che la mia piccola parte l'ho fatta.
Questo è un appello commosso a tutti gli indecisi e a tutti coloro che invece hanno deciso di andare a votare. Non sono la persona migliore per argomentare a favore di questo o quel partito. Però so chi non deve essere votato. Se siete contro la mafia, non votate Berlusconi.
La libertà (quella vera, non quella Berlusconi-style), la democrazia e la giustizia sono valori che devono essere salvaguardati da chi vuole reinstaurare l'immunità parlamentare (tolta a furor di popolo dopo mani pulite), riscrivere la storia, fare un monumento a Mangano, mafioso pluri-omicida.
Questo è un appello sincero a chi conosce la realtà, a chi sa come sarà il futuro se certa gente tornerà a governare; il nostro futuro è ciò che noi scegliamo che esso sia.
Se questo appello avrà convinto anche solo una persona, allora io sarò l'uomo più felice del mondo. Ricordatevi: siamo noi a costruire il nostro futuro.
sabato 12 aprile 2008
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Appello finale
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